La”roba savoiarda”è il vestito indossato dalle priore, ed ogni famiglia ne possiede uno, il
ruolo della priora è ricoperto annualmente da sei donne della stessa borgata, elette dal
parroco in occasione della festa della Madonna del Rosario
, a rotazione tra le borgate che compongono
il paese da quella più bassa ( vista la conformazione altimetrica) alla più alta.
Esse sono organizzate per coppie di età , e non è improprio paragonare la suddivisione
in coppie al ciclo della natura e rivedere i residui di credenze precristiane. Le priore si dividono
in tre coppie
: due nubili di Santa Caterina, due giovani donne sposate del Sacro cuore, due donne
mature di cui la più anziana è la priora di San Vincenzo, l’altra della Madonna del
Rosario.
Ognuna di esse si fa carico della festa che la tradizione gli assegna, l’onere della messa,
l’addobbo della chiesa, ed il rinfresco alle autorità, spadonari e banda musicale.
La ritualità di queste feste è pressoché identica ma molto complessa. Al
mattino un raduno informale raggiunge la casa della priora festeggiata, da qui parte un corteo per
raggiungere la chiesa, l’ordine dell’incedere è rigoroso aprono i quattro Spadonari, se presenti
(danzano solo alla festa patronale, 22 gennaio, ottava e madonna del Rosario, 7 ottobre) seguiti dalla banda
musicale il Bran, le priore, le autorità ( le autorità solo per la festa patronale ).
Anche per le sei priore l’ordine di sfilata segue una gerarchia. Sul sagrato della chiesa dopo la funzione
religiosa presenziano alla danza degli spadonari e qui si riforma il corteo per il ritorno alla casa della
priora festeggiata.